CARTARI, 1615
Vincenzo Cartari, Le vere e nove Imagini de gli Dei delli Antichi… Ridotte… da Lorenzo Pignoria… Con le Allegorie sopra le Imagini di Cesare Malfatti, Padova 1615
Stava sedendo à guisa di Giudice uno, che haveva le orecchie lunghe simile à quella dell'Asino, & come si legge, che le hebbe il Rè Mida, cui due donne, una per lato mostravano di dire non sò che pian piano all'orecchie, era l'una di queste la Ignoranza, l'altra la Sospittione, & porgeua la mano alla Calumnia, che veniva à lui in forma di donna bella, & ornata, ma che nel aspetto mostrava di essere tutta piene di ira, a disdegno, & haveva nella sinistra mano una facella accesa, & con la destra tirava dietro per i capelli un giovine nudo, qual miserabilmente si doleva alzando le giunte mani al Cielo. Andava innanzi a costei il Livore, cioè la Invidia, ch'era un'huomo vecchio, magro, e pallido, come chi sia stato lungamente infermo, & dietro le venivano due donne le quali parevano lusingar la facendo festa della bellezza sua, & adornandola tuttavia il più che potevano, & dimandavasi l'una Fraude, & il nome dell'altra ero Insidia. Dietro a queste seguitava poi una altra donna chiamamata Penitenza, con certi pochi panni intorno tutti logori, e squarciati, che largamente piangendo si affliggeva oltra modo, & pareva volersene morire della vergogna, perche vedeva venir la Verità.