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engramma 218 | novembre 2024 | Per mari e per terre. Viaggi e immaginari artistici [arti visive]
a cura di Maria Bergamo, Mario De Angelis, Fabrizio Lollini
La consapevolezza della distanza, o della lontananza geografica, è una variabile del contesto culturale cui appartiene chi la percepisce. Molti concetti contemporanei, dalle teorie sulla relatività del tempo a quella della unitarietà visiva ed esperienziale dei non-luoghi, danno ormai questo per scontato. Non sempre la storiografia sul viaggio, e sulle circolazioni terrestri e marine, ne tengono però in debito conto, anche in ambito storico-artistico. Padova, in tanta della sua storia, è molto più distante da Venezia che non Bisanzio. In questo numero della Rivista di Engramma, vorremmo dunque parlare di viaggi e di dislocazioni di persone e oggetti, "per mari e per terre" (appunto), ma anche di come la realtà oggttiva di questa esperienza si incroci con aspettative, convenzioni, e modalità di fruizione che in certi casi abbattono i kilometri topografici reali (o le miglia marine), verso un'idea, quasi, di un unico luogo diffuso, o di una serie di luoghi, verso una sorta di global experience (il Grand tour, le Esposizioni Universali); talvolta, invece, esaltano la distanza concreta al di là della sua oggettiva consistenza.
scadenza per invio contributi: 13 ottobre 2024
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engramma 219 | dicembre 2024 | Bibliography on Warburg and Mnemosyne Atlas [Warburgian Studies]
edited by Ada Naval, Margherita Picciché
engramma 220 | gennaio 2025 | Elemental Venice (titolo provvisorio) [cinema e arti visive]
a cura di Simona Arillotta e Camilla Pietrabissa
Il numero 221 di Engramma intende indagare il legame e la specificità dell’ambiente lagunare e i media audiovisivi. Venezia costituisce, infatti, un campo di ricerca imprescindibile per lo sviluppo della riflessione critica sull’Antropocene. Allo stesso tempo, ci sembra sia sempre più urgente provare a estendere la riflessione sull’ambiente ai campi del cinema, dei media e della cultura visuale contemporanea, ripensando la Laguna come un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di visione, così come di nuovi linguaggi cinematografici possibili. In questo senso, questo numero di Engramma intende esplorare il rapporto tra media e ambiente, ovvero la capacità dei media di costruire ambienti e – ugualmente – il carattere mediale degli elementi stessi.
In che modo Venezia si è legata alla storia del cinema e dei media visivi e audiovisivi? In che modo l’acqua, la fauna, la flora e gli agenti atmosferici agiscono in quanto media elementali, marcando le superfici dei palazzi e producendo continui restyling del tessuto urbano? E in che maniera le forme della cultura visuale contemporanea accolgono e rispondo all’agency della Laguna? I diversi contributi cercano di rispondere a tali questioni.
scadenza per invio proposte: 20 ottobre 2024
scadenza per invio contributi: 10 dicembre 2024
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engramma 221 | febbraio 2024 | Antonio Negri e i Classici [filosofia]
a cura di Marco Assennato, Monica Centanni, Roberto Masiero
Il numero 219 della rivista Engramma accoglierà contributi che, da vari punti di prospettiva, riflettano intorno al pensiero di Negri e alla pratica politica contemporanea, con un focus particolare sul dialogo che il filosofo ha intrattenuto con i classici del pensiero occidentale. L’intento non è produrre agiografia o memoria, ma contribuire al processo di storicizzazione e di valorizzazione teorica dell’imponente lavoro teorico di uno dei principali filosofi italiani del secondo Novecento.
Pensatore e militante politico, letto e discusso in tutto il mondo, capace di nutrire culturalmente, dialogare incessantemente e interpretare i movimenti sociali mondiali degli ultimi decenni, Negri ha ridefinito alcuni tra gli assi fondamentali del pensiero politico moderno e contemporaneo. Negri è stato però, anche, un attento e appassionato lettore di classici: da quelli della grande teoria del diritto – dal formalismo tedesco ai costituzionalisti americani; a Marx e, attraverso Lenin, ai pensatori della tradizione marxista; a Foucault e Deleuze/Guattari, in un dialogo incessante con i più importanti filosofi francesi (sono i nodi che sono stati fondamentali per la diffusione del pensiero di Negri nella Global Philosophy, e meritano oggi una attenta rilettura). Ma Negri è stato anche lettore del libro di Giobbe e del De rerum natura di Lucrezio, di Machiavelli e di Cartesio, di Spinoza e Leopardi, fino a Nietzsche e contro Heidegger: con ciascuno di loro, Negri, da formidabile costruttore di concetti, ha intrattenuto un dialogo attivo e intenso richiamando in vita, nel presente, la carica vitale e il potenziale energetico del loro pensiero. Ognuno di questi incontri e scontri ha alimentato il lavoro filosofico e politico, producendo risignificazioni decisive, capovolgimenti teorici, aperture critiche inedite. Una imponente macchina teorica disegna i contorni larghi, radicalmente anticonvenzionali, del pensiero rivoluzionario di Negri. Questa macchina ci proponiamo qui di interrogare.
Particolarmente benvenuti saranno contributi che rifletteranno, tra gli altri, intorno a questi assi:
– Negri lettore dei classici: interpretazioni, capovolgimenti, innovazioni;
– Futuro Anteriore: Modernità della rivoluzione, postmodernità del dominio;
– In dialogo: Negri e i filosofi contemporanei;
– Fabbrica dei concetti: parole chiave per il nostro domani.
numero a inviti
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engramma 222 | marzo 2025 | internauti pirati & copyleft. In flagranza d’autorialità (titolo provvisorio) [scienze giuridiche e arti visive]
a cura di Filippo Perfetti e Giulia Zanon
Il numero nasce con intenzione e indole piratesca per indagare dove e come il diritto d’autore sfocia nell’abuso. La premessa è che il diritto d’autore è incline, o spesso viene piegato, a essere non più un istituto di tutela ma di blocco, controllo e censura in vari campi: quello artistico, quello scientifico e di ricerca, quello di informazione. Laddove si afferma una realtà che insiste sulla proprietà di beni sempre più smaterializzati e quindi difficilmente quantificabili e circoscrivibili, proprio l’illimitatezza dell'oggetto provoca non una espansione della volubilità e condivisione del suo possesso o possibilità d’uso, bensì la diffusione del diritto di possesso e di controllo in accordo a ogni aumento della espansione e diffusione dell'oggetto (dalle immagini, alla musica, ai testi – nonché, ed è il vero campo di interesse, l’obiettivo del dominio e il trofeo della battaglia – ai dati). L’espansione del diritto di possesso o d’autore, è così sovente il rovescio della apertura della ricerca scientifica, della disseminazione del sapere o delle informazioni; è anche spesso il blocco, laddove si tocchi la sfera industriale e economica, verso una ampia e indisciplinata sperimentazione artistica capace di poter arricchire lo scenario dell’arte contemporanea nelle varie forme.
La pirateria, in questo scenario, riassume un senso e un ruolo politico e culturale: è l’azione di chi combatte contro attori e proprietari troppo enormi anche solo da fronteggiarli o con cui provare a commisurarsi. Ma è proprio qui, nella impossibilità di una scala comune, che la pirateria agisce liminalmente, e frega il golem passandogli sotto le gambe e, dopo aver accecato il ciclope del controllo panottico, lo bypassa tramite il sotterfugio, la sana furbizia, o mediante la pulcinellesca canzonatura della sua forza. Il numero di Engramma intende raccontare, e portare alla luce del dibattito e della riflessione, le esperienze e le forme attuali di pirateria. Una particolare attenzione è rivolta al mondo della ricerca, scientifico e artistico, che sono gli ambiti che per sua natura la rivista occupa e affronta come libera – e sempre un po’ piratesca – rivista di scienza e di cultura. Si prova a offrire così una piazza in cui dibattere sulle forme odierne, già in essere o possibili, dei diritti dell’autorialità e, insieme, della libertà.
scadenza per invio proposte: 10 gennaio 2025
scadenza per invio contributi: 10 febbraio 2025
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engramma 223 | aprile 2025 | Venere in pelliccia/Letteratura e tradizione classica (titolo provvisorio) [letterature comparate, arti visive]
call in fieri
scadenza per invio contributi: 15 gennaio 2025
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engramma 224 | maggio 2025 | Studiare Luca Ronconi. Dalla traccia all’archivio (titolo provvisorio) [studi teatrali]
a cura di Marta Marchetti, Ilaria Lepore, Roberta Carlotto, Oliviero Ponte di Pino
Con il numero 224 Engramma si propone di realizzare uno strumento operativo utile a studiare, comprendere e tramandare l’opera artistica e intellettuale di uno tra i più importanti uomini di scena del secolo scorso. Luca Ronconi (1933-2015) ha spesso ripetuto di non voler lasciare traccia provocando, con il suo modo di lavorare, una continua riflessione sul ruolo del teatro nella costruzione della memoria culturale europea. Ognuno tra i suoi spettacoli e progetti (dall’Orlando Furioso, a Latina, fino all’attività di direzione dei teatri Stabili o all’apertura della scuola di Santacristina) è oggetto di riflessione in tal senso. Il numero monografico mira a raccogliere tutti i contributi che, a partire dai fondi documentari e archivistici, restituiscano un profilo storico-critico dell'attività del regista.
scadenza per invio proposte (titolo e asbtract di max. 2000 battute): 30 novembre 2024
scadenza per invio contributi: 30 gennaio 2025
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engramma 225 | giugno 2025 | Warburgian Studies in Latin America [Warburgian Studies]
edited by Giulia Zanon, Ianick Takaes
Issue 220 of La Rivista di Engramma marks the third step in a survey of the current state of Warburgian studies around the world, in continuity with issue 165, Warburgian Studies, and issue 199, A Companion to Warburgian Studies. Engramma 220 aims to gather contributions that reflect on the legacy of the Mnemosyne Atlas and its applications in different cultural contexts, establishing itself as an open space for critical reflection that challenges traditional geographical boundaries and canonical disciplinary compartmentalisation, in keeping with Warburg’s thought and the tradition of the Journal. This issue focuses on Latin America, offering a new perspective on the Mediterranean basin that Warburg studied and exploring the paths that led to the introduction and assimilation of Warburg’s method in a context as vast as it is heterogeneous. Latin America is not only the place for studies on the Serpent Ritual – for reasons of geographical proximity – but also a fertile ground for study groups, seminars, journals and publishing initiatives that interpret Warburg’s legacy in increasingly innovative ways.
However, the interpretation of Warburg should not be limited to a reinterpretation filtered exclusively through postcolonial studies. On the contrary, this issue aims to offer new conceptual frameworks and novel perspectives to rethink and expand the reception and application of Warburg’s work in the Latin American cultural landscape. This issue seeks to continue the exploration of the paths that have led to the introduction and assimilation of Warburg’s method on the international stage, asking how exhibition, editorial and research projects have developed (or could develop!) in different countries, to investigate questions that go beyond the European context. Scholars are invited not to crystallise Warburg’s work, but to breathe new life into it, thus restoring the image of a machine à penser in constant evolution.
submission deadline: March 20th, 2025
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engramma 227 | luglio 2025 | Afra e le altre [architettura]
a cura di Maria Grazia Eccheli et all.
engramma 228 | agosto 2025 | Nemi (titolo provvisorio) [architettura e archeologia]
a cura di Maddalena Bassani, Christian Toson
Nota sulle procedure di invio dei contributi e fasi redazionali
Engramma si avvale di un Comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale di Humanity Studies: scienze dell’antichità, storia dell’arte, architettura, filosofia, antropologia, storia del teatro e del cinema. I contributi pubblicati da Engramma (edita con cadenza mensile/bimestrale), sono selezionati dal Comitato editoriale mediante call for papers, inviti individuali e proposte degli autori e, dopo il primo giudizio redazionale, sono sottoposti a valutazione mediante peer review a doppio cieco. Le proposte di saggi da pubblicare in Engramma vanno inviate a classica@iuav.it o all’indirizzo email dei curatori redazionali dei numeri in programma.
I saggi devono essere consegnati in un formato conforme alle Norme redazionali per gli autori. Dopo la consegna, il saggio è sottoposto alle Procedure e alle fasi di redazione. La pubblicazione avviene secondo le norme del Codice etico adottato dalla Rivista.