"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

Bombe sulle rovine

Bombardamenti dei siti archeologici in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruzioni postbelliche: status quaestionis e prima ricognizione bibliografica

Maria Bergamo

English abstract

In questo contributo si presenta l’avvio di un filone di ricerca che ha come oggetto di indagine i danni e le distruzioni che, durante i bombardamenti che hanno colpito l’Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, hanno interessato una particolare classe del patrimonio artistico e culturale nazionale: i monumenti e i siti archeologici. Anche i monumenti antichi infatti sono stati colpiti dalle offese aeree degli Alleati, e non solo, come più ovvio aspettarsi, quelli collocati all’interno delle città – come l’Arco di Augusto a Rimini o il Tempio di Augusto a Pola – ma anche interi siti archeologici posti in aree extraurbane, come Pompei o Villa Adriana presso Tivoli.

Lo studio si colloca nel più ampio contesto di ricerca sul tema “Architettura, guerra, memoria” condotto dal Centro Studi ClassicA dell’Università IUAV di Venezia e dalle Unità di ricerca IUAV “Architettura, archeologia, paesaggi: teatri di guerra”, in collaborazione con il dottorato internazionale Villard d’Honnecourt, e più in particolare nel capitolo di ricerca “Hostium rabies diruit. Distruzioni di monumenti italiani durante i bombardamenti anglo-americani della II guerra mondiale e poetiche della ricostruzione post bellica”. Gli esiti di questi studi, in corso dal 2006, sono stati il convegno L'invenzione del passato e la memoria dell'antico nell'architettura italiana (XIX-XXI sec.) tenutosi a Roma il 15 settembre 2010 presso l’Auditorium del Museo dell'Ara Pacis; la pubblicazione del numero monografico di “Opus incertum” Costruzioni e ricostruzioni dell’identità italiana nel 2010 e l’inaugurazione della collana “Monumenti in guerra” per Minerva editrice. Più in generale al tema "Architettura, guerra, memoria” sono stati dedicati alcuni numeri monografici di questa rivista: Engramma 61 (gennaio 2008) Hostium Rabies Diruit; “Engramma” 95 (dicembre 2011) Il volto e la massa. Guerre, morte e architettura in Italia nel XX secolo; “Engramma” 97 Guerra e memoria (marzo-aprile 2012): tutti i contributi dedicati al tema pubblicati in Engramma sono raccolti nella pagina tematica, presentata in questo stesso numero di Engramma: "Architettura e guerra. Distruzioni, ricostruzioni e politiche della memoria (XIX-XXI secolo)". Il 16 novembre 2012 è stato infine organizzato presso l’Auditorium dell’Università IUAV di Venezia il convegno Riciclare paesaggi, interpretare memorie: i teatri di guerra.

Nella storiografia italiana il tema delle città in guerra è presente in diverse declinazioni tematiche, come la resistenza, lo sfollamento, i bombardamenti. Molto meno spazio è stato invece dedicato negli studi storiografici, ma anche archeologici e di storia dell’arte e dell’architettura, ai danni subiti dalle città intese come tessuto culturale e monumentale e dalle opere d’arte in esse conservate: dalle motivazioni del piano strategico di offesa bellica, alla valutazione dei danni provocati, ai progetti e alle azioni di ricostruzione realizzati nell’immediato dopoguerra; dai linguaggi architettonici e urbanistici utilizzati per il ripristino dei monumenti e per la riedificazione, fino ai risvolti simbolici sottesi alle poetiche della ricostruzione.

Ancor più esigua, nell’ambito di questo tema di indagine, è la documentazione riservata al patrimonio archeologico: non solo non esiste una ricerca completa e ad ampio raggio che presenti una mappatura dei siti danneggiati e una ricostruzione dello status quaestionis degli studi, ma in alcuni casi sembra non vi sia, neppure tra gli specialisti, una conoscenza anche minimale dei fatti. Lo stupore che coglie comunemente anche gli studiosi – storici e archeologi, restauratori e architetti – alla notizia di bombardamenti su alcune aree archeologiche (esemplare è il caso di Villa Adriana: vide infra), è un chiaro indizio di quanto poco il dato dei danneggiamenti del patrimonio archeologico italiano sia presente, non solo nella memoria storica condivisa, ma anche nelle conoscenze di base degli specialisti. Eppure si tratta di eventi che necessitano di una valutazione critico-storiografica approfondita per l’importanza dei monumenti coinvolti e per la gravità dei danni subìti, i dati dei quali sono tutti da rintracciare, dispersi nelle cronache locali, negli archivi delle Sovrintendenze o nelle relazioni di restauro sotto la generica voce “danni bellici”.

Per procedere nell’indagine è utile fare, soprattutto, una distinzione preventiva. Le rovine archeologiche presenti nelle città vivono le medesime vicende di chiese e palazzi, e con questi, e con tutta la popolazione, partecipano al drammatico destino delle città in guerra. Come gli altri edifici storici, esse vengono coinvolte nella distruzione come anche nella ricostruzione: sono monumenti ‘vivi’, immagini di un antico costantemente reinterpretato e modificato dal contesto urbano, che proprio per questo viene vissuto e percepito come parte della città stessa. Diversamente i bombardamenti subìti dalle aree di scavo poste al limitare delle zone abitate, o del tutto al di fuori di esse, sono più trascurati e per lo più dimenticati nella memoria collettiva: l’assenza di vittime o di danni a infrastrutture o quartieri residenziali è probabilmente la causa determinante la quasi totale mancanza di notizie sulle vicende delle archeologie bombardate. E inoltre, se le moderne campagne di restauro e scavo dei grandi siti archeologi italiani iniziano proprio dopo il conflitto, raramente si procede a studi di ricostruzione filologica o materiale, sui reperti danneggiati, che restituiscano un quadro più completo dei danni provocati dalle bombe.

Da notare che, negli anni precedenti il conflitto, proprio alcuni dei luoghi archeologici che saranno bombardati avevano conosciuto importanti trasformazioni a opera del regime fascista, secondo l’ideologia del recupero della ‘romanità’ come antecedente delle attuali glorie della nazione italiana, e in particolare dell’Italia fascista. L’importanza conferita ai beni culturali archeologici e antichi è comprovata da altri fatti, noti in letteratura, ma che meritano di essere ulteriormente studiati e approfonditi: l’inserimento delle aree archeologiche extraurbane nel sistema di protezione dei monumenti stabilito dal Regime in previsione della guerre e il loro utilizzo come depositi per materiali preziosi provenienti dai musei infraurbani, rende evidente come le aree archeologiche venissero considerate, nella cultura civile e politica del tempo, parte integrante del patrimonio artistico italiano.

È molto interessante inoltre che anche i monumenti antichi e le aree archeologiche danneggiate abbiano partecipato – se pur in parte minima – alle campagne ricognitive e ricostruttive eseguite nel periodo postbellico col concorso dei finanziamenti alleati: operazione strategica questa, che sottilmente associava al fine ricostruttivo e risanante la veloce rimozione della memoria delle ferite inferte.

Per quanto riguarda i bombardamenti, interessante sarebbe infine capire – per quanto possibile – le motivazioni militari e strategiche che determinarono il bombardamento delle aree archeologiche extraurbane. Nel caso di monumenti antichi posti all’interno della città è difficile stabilire se la distruzione fosse mirata o se il coinvolgimento delle rovine archeologiche fosse un effetto secondario delle distruzioni che interessavano l’intera zona urbana. Più facile forse è ricercare la motivazione per cui sono stati considerati obiettivi bellici i siti archeologici extraurbani: nel caso che fossero posti in prossimità di infrastrutture strategicamente sensibili, come ponti o ferrovie, o lungo linee nemiche complessivamente considerate area bombing; o ancora che fossero sede di quartieri militari tedeschi. Tutte ipotesi da verificare e da approfondire caso per caso.

Indispensabile per questa ricerca è quindi l’intreccio di dati diversi: dagli archivi militari italiani e alleati, alla stampa e ai racconti locali; dalle relazioni di scavo e restauro, agli atti delle Sovrintendenze e del Genio civile. La prima ricognizione bibliografica che qui si presenta è organizzata in sezioni che divengono settori della preventiva indagine, necessaria per ricostruire le vicende belliche e postbelliche dei singoli monumenti antichi o degli interi siti archeologici colpiti, nel più ampio contesto della valorizzazione del patrimonio culturale antico negli anni precedenti il conflitto.

Archeologie bombardate: casi di studio

Su alcuni monumenti antichi l’interesse storico-critico si è aggiornato in tempi piuttosto recenti, come nel caso del Tempio di Augusto a Pola: Franco 1948; Mirabella Roberti 1949; Pavan 1952; Marsetic 2004. In altri casi la bibliografia più significativa resta confinata alle fonti storiografiche intorno agli anni del conflitto, come per l’Arco di Augusto di Rimini: in particolare Mansuelli 1944; Arias, Rinaldi 1948; Rinaldi 1948. Sul bombardamento del sito archeologico di Pompei si veda invece l’esemplare lavoro ricostruttivo di Garcia y Garcia 2006 appoggiato su una dettagliatissima fonte come Maiuri 1956. Tutto da studiare è il caso di Villa Adriana a Tivoli: Aurigemma 1948; Gizzi 1990.

Sugli interventi archeologici durante il ventennio fascista

Si vedano – nella sterminata bibliografia – la più importante fonte coeva, la Mostra augustea romanità 1938 e alcuni esempi di interventi, come Ricci 1927; Moretti 1928. Tra le ricostruzioni storico-critiche dell’attività archeologica si vedano: Manacorda 1982; Manacorda, Tamassia 1985; Muntoni 2004; Palombi 2006; Gentile 2007; Pallottino 2008. Per un esempio di analisi della politica dell’immagine legata ad un monumento antico ricreato durante il Regime – l’Ara Pacis – si vedano Calandra di Roccolino 2010 e Dolari 2010. Fondamentali studi da cui prendere avvio per comprendere la poetica della 'romanità' sono quelli seguiti da Canfora nei “Quaderni di storia”, in particolare Canfora 1976; Cagnetta 1979. Infine si vedano i più recenti aggiornamenti bibliografici sul tema, anche in lingua inglese: Nelis 2011 e Arthurs 2012.

Sulla protezione e tutela dei monumenti in guerra

Si vedano preliminarmente le fonti relative alla Prima Guerra mondiale: Ojetti 1917 e 1920, e alla Seconda: Bottai 1938; Protezione del patrimonio artistico 1938; Stellingwerff 1939; Franco 1942; La Colonna Traiana 1942; Protezione del patrimonio artistico 1942; Vedovato 1944. Per un aggiornamento critico si vedano Archeologia in posa 1994; Klinkhammer  2005; Franchi 2006; Dagnini Brey 2010; Coccoli 2011; Biscioni 2010; Carlesi 2012.

Sulla ricostruzione nel dopoguerra

La bibliografia è ampia e spesso procede localmente, ma in via generale si vedano le fonti dell’immediato dopoguerra: Cinquanta monumenti italiani 1947; Barbarie Anglo-Americana 1944; La guerra contro l’arte 1944; Works of Art 1946; Lavagnino 1947; Lavagnino 1949; Mostra del restauro di monumenti 1949; Wittkower 1949; La ricostruzione del patrimonio artistico 1950; Le opere pubbliche e le riparazioni 1950; Mostra della ricostruzione nazionale 1950. Interessanti sono gli studi sulle figure dei grandi restauratori: Barbacci 1955; Casiello 1996; Pallottino 1996; Fiengo, Guerriero 2004; Pascolutti 2008; Pascolutti 2011; Tessari 2010. In generale sul valore del salvataggio e recupero delle opere d’arte durante la guerra come costruzione d’identità si vedano: Nicholas 1994; Bonifazio 1998; Sette 2002; Lambourne 2001; Settis 2005; Banfi, Bordignon, Centanni 2008; Hostium rabies diruit 2008; Treccani 2008; Barbanera 2009; Centanni 2010; Ciancabilla 2010; De Stefani, Coccoli 2011.

Bibliografia per esteso
  • Archeologia in posa 1994
    Archeologia in posa, a cura della Soprintendenza archeologica di Roma, Roma 1994 
  • Arias, Rinaldi 1948
    Arias P., Rinaldi G., Il consolidamento dell'Arco di Augusto nella città di Rimini, in “Giornale del Genio civile”, 1, 1948 
  • Arthurs 2012
    Arthurs J., Excavating Modernity: the Roman past in fascist Italy, Ithaca-London 2012
  • Aurigemma 1948
    Aurigemma S., La villa Adriana presso Tivoli, Tivoli 1948 
  • Banfi, Bordignon, Centanni 2008
    Banfi A., Bordignon G., Centanni M., The Age of Mars. Presentazione di “Works of Art in Italy. Losses and Survival in the War”, London 1945, in “Engramma”, 61, 2008 
  • Barbacci 1955
    Barbacci A., Le moderne teorie del restauro dei monumenti, Atti del VII congresso nazionale di Storia dell'Architettura (Palermo, 24-30 settembre 1950), Roma 1955
  • Barbanera 2009
    Barbanera M. (a cura di), Relitti riletti. Metamorfosi delle rovine e identità culturale, Torino 2009
  • Barbarie Anglo-Americana 1944
    Barbarie Anglo-Americana. Distruzioni del patrimonio storico-artistico italiano: dallo scoppio della guerra al 4 giugno 1944-XXII, Venezia 1944 
  • Biscioni 2010
    Biscioni R., I monumenti e la loro protezione. La propaganda fotografica, in Bologna in guerra. La città, i monumenti, i rifugi antiaerei, Atti del convegno (Bologna, 23-24 novembre 2007), a cura di Ciancabilla L., Bologna 2010, pp. 53-66
  • Bonacina 1970
    Bonacina G., Obiettivo: Italia. I bombardamenti aerei delle città italiane dal 1940 al 1945, Milano 1970 
  • Bonifazio 1998
    Bonifazio P., Tra guerra e pace: società, cultura e architettura nel secondo dopoguerra, Milano 1998 
  • Bottai 1938
    Bottai G., La tutela delle opere d'arte in tempo di guerra, in "Bollettino d'arte", 10, 1938 
  • Botti, Cermelli 1989
    Botti F., Cermelli M., La teoria della guerra aerea in Italia dalle origini alla Seconda guerra mondiale (1884 - 1939), Aeronautica Militare, Ufficio Storico, Roma 1989 
  • Cagnetta 1979
    Cagnetta M., Antichisti e impero fascista, Bari 1979
  • Calandra di Roccolino 2010
    Calandra di Roccolino G., L’invenzione di un monumento. I progetti di Vittorio Ballio Morpurgo per l’Ara Pacis Augustae, in “Opus incertum”, 6-7, 2009-2010, pp. 75-86 
  • Canfora 1976
    Canfora L., Classicismo e fascismo, in “Quaderni di Storia”, II, 3, 1976, pp. 15-48 
  • Carlesi 2012
    Carlesi A., La protezione del patrimonio artistico italiano nella RSI (1943-1945), Milano 2012 
  • Casiello 1996
    Casiello S. (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Venezia 1996 
  • Centanni 2010
    Centanni M., Italia anno zero: lacerazioni e plastificazioni della memoria, in “Opus incertum”, 6-7, 2009-2010, pp. 19-30 
  • Ceola 1994
    Ceola P., I bombardamenti. L'uso strategico dell'arma aerea nella seconda guerra mondiale, in “L'impegno”, XIV, 2, 1994 
  • Ciancabilla 2010
    Ciancabilia L., La guerra contro l’arte. Dall’Associazione Nazionale per il restauro dei Monumenti danneggiati dalla guerra, alla ricostruzione del patrimonio artistico in Italia, in Bologna in guerra. La città, i monumenti, i rifugi antiaerei, Atti del convegno (Bologna, 23-24 novembre 2007), a cura di Ciancabilla L., Bologna 2010, pp. 23-40 
  • Cinquanta monumenti italiani 1947
    Cinquanta monumenti italiani danneggiati dalla Guerra, a cura dell’Associazione Nazionale per il restauro dei monumenti italiani danneggiati dalla Guerra, Roma 1947
  • Cocco 1939
    Cocco G. L., Guerra aerea contro le città, Brescia 1939 
  • Coccoli 2011
    Coccoli C., First Aid and Repairs: il ruolo degli Alleati nella salvaguardia dei monumenti italiani, in “ANATKH”, 62, 2011, pp. 13-23 
  • La Colonna Traiana 1942
    La Colonna Traiana: rilievi fotografici eseguiti in occasione dei lavori di protezione antiaerea, a cura della Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, Roma 1942 
  • Dagnini Brey 2010
    Dagnini Brey I., Salvate Venere! La storia sconosciuta dei soldati alleati che salvarono le opere d'arte italiane nella seconda guerra mondiale, Milano 2010
  • De Stefani, Coccoli 2011
    De Stefani L., Coccoli C., Guerra, monumenti, ricostruzione. Architetture e centri storici italiani nel secondo conflitto mondiale, Venezia 2011 
  • Dolari 2010
    Dolari S., “Multa renascentur”. Ara Pacis Augustae, la storia del monumento nel XX secolo, in “Opus incertum”, 6-7, 2009-2010, pp. 53-74
  • Douhet 1932
    Douhet G., Il dominio dell’aria, Probabili aspetti della guerra futura e gli ultimi scritti del gen. Giulio Douhet, Milano 1932 
  • Fiengo, Guerriero 2004
    Fiengo G., Guerriero L. (a cura di), Monumenti e ambienti. Protagonisti del restauro del dopoguerra, Napoli 2004 
  • Franchi 2006
    Franchi E., L’arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione a Pisa durante la Seconda Guerra mondiale 1940-1945, Pisa 2006
  • Franco 1942
    Franco F., La protezione del patrimonio artistico dalle offese della guerra aerea nella Venezia Giulia, Firenze 1942
  • Franco 1948
    Franco F., I restauri del tempio di Augusto a Pola, in “Ateneo Veneto”, 1948 
  • Garcia y Garcia 2006
    Garcia y Garcia L., Danni di guerra a Pompei, Roma 2006
  • Gat 2000
    Gat A., Fascist and Liberal Visions of the War, Oxford 2000
  • Gentile 2007
    Gentile E., Fascismo di pietra, Milano 2007  
  • Gioannini, Massobrio 2007
    Gioannini M., Massobrio M., Bombardate l'Italia. Storia della guerra di distruzione aerea 1940-1945, Milano 2007 
  • Gizzi 1990
    Gizzi S., Per una rilettura della storia dei restauri di Villa Adriana dal 1841 al 1990, in “Bollettino d'Arte”, 109-10, 1990, pp. 1-76
  • Gribaudi 2005
    Gribaudi G., Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44, Torino 2005
  • La guerra contro l’arte 1944
    La guerra contro l'arte, Milano 1944
  • Hostium rabies diruit 2008
    Hostium Rabies Diruit. Distruzioni di monumenti italiani durante i bombardamenti anglo-americani, a cura di Bordignon G., Calandra di Roccolino G., Pedersoli A., in “Engramma”, 61, 2008
  • Klinkhammer  2005
    Klinkhammer L., Arte in guerra: tutela e distruzione delle opere d’arte italiane durante l’occupazione tedesca: 1943-1945, in Parola d’ordine Teodora, Atti del convegno (Ravenna, dicembre 2004), a cura di Masetti G., Panaino A., Ravenna 2005
  • Lambourne 2001
    Lambourne N., War Damage in Western Europe: The Destruction of Historic Monuments during the Second World War, Edinburgh 2001
  • Lavagnino 1947
    Lavagnino E., Danni di guerra ai monumenti dell'Italia centrale e settentrionale, in “La rassegna d'Italia”, 1947
  • Lavagnino 1949
    Lavagnino E., Restauro. Il restauro dei monumenti danneggiati dalla guerra, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti 1938-1948, Appendice II, vol. II, Roma 1949, pp. 701-703 
  • Maiuri 1956
    Maiuri A., Taccuino Napoletano: giugno 1940-luglio 1944, Napoli 1956
  • Manacorda 1982
    Manacorda D., Per un’indagine sull’archeologia italiana durante il ventennio fascista, in “Archeologia Medievale”, 9, 1982, pp. 443-470
  • Manacorda, Tamassia 1985
    Manacorda D., Tamassia R., Il piccone del regime, Roma 1985 
  • Mansuelli 1944
    Mansuelli G. A., L' Arco di Augusto in Rimini, in “Emilia romana”, Firenze 1944
  • Marsetic 2004
    Marsetic R., I bombardamenti alleati su Pola, 1944-1945: vittime, danni, rifugi, disposizioni delle autorità e ricostruzione, Rovigno-Fiume-Trieste 2004 
  • Mirabella Roberti 1949
    Mirabella Roberti M., Notiziario Archeologico Istriano 1940-48, in “Atti e Memorie della Società Istriana”, 1949, pp. 20-23 
  • Moretti 1928
    Moretti G., Il Museo delle navi romane di Nemi, Roma 1928
  • Mostra augustea romanità 1938
    Mostra augustea della romanità, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, settembre 1937-novembre 1938), Roma 1938
  • Mostra del restauro di monumenti 1949
    Mostra del restauro di monumenti e opere danneggiate dalla guerra nelle Tre Venezie, a cura di Muraro M., Venezia 1949 
  • Mostra della ricostruzione nazionale 1950
    Mostra della ricostruzione nazionale, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, maggio-ottobre 1950), s.l.,1950
  • Muntoni 2004
    Muntoni A., Architetti e archeologi a Roma, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, a cura di Ciucci G., Muratore G., Milano 2004 
  • Nelis 2011
    Nelis J., From Ancient to Modern: The Myth of Romanità during the Ventennio fascista. The Written Imprint of Mussolini's Cult of the "Third Rome", Bruxelles-Roma 2011
  • Nicholas 1994
    Nicholas L. H., The Rape of Europa: the Fate of Europe's Treasures in the Third Reich and the Second World War, London 1994
  • Ojetti 1917
    Ojetti U., I monumenti italiani e la guerra, Milano 1917 
  • Ojetti 1920
    Ojetti U., I nani tra le colonne, Milano 1920
  • Le opere pubbliche e le riparazioni 1950
    Le opere pubbliche e le riparazioni dei danni di guerra nell'anno 1949, a cura del Ministero dei lavori pubblici, Roma 1950 
  • Pallottino 1996
    Pallottino E., Restauro e ricostruzione dell’antico dopo le esperienze del Governatorato di Roma e i loro precedenti ottocenteschi, in Architettura moderna a Roma e nel Lazio, Roma 1996 
  • Pallottino 2008
    Pallottino E., Architetti e archeologi costruttori d'identità, in "Ricerche di storia dell'arte", 95, 2008
  • Palombi 2006
    Palombi D., Rodolfo Lanciani: l'archeologia a Roma tra Ottocento e Novecento, Roma 2006
  • Pascolutti 2008
    Pascolutti F., Il genio civile e l'attività di restauro durante la ricostruzione nel secondo dopoguerra, tesi di Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, XXI Ciclo, Università Federico II, Napoli 2008 
  • Pascolutti 2011
    Pascolutti F., Alfredo Barbacci: il soprintendente ed il restauratore. Un artefice della ricostruzione postbellica, Argelato 2011 
  • Pavan 1952
    Pavan G., Il Tempio di Augusto a Pola, in “La porta occidentale”, 5-6, 1952, pp. 131-139 
  • Praticelli 2009
    Praticelli M., L'Italia sotto le bombe. Guerra aerea e vita civile 1940-1945, Bari 2009
  • Protezione del patrimonio artistico 1938
    Protezione del patrimonio artistico e culturale, in Istruzione sulla protezione antiaerea, a cura del Ministero della Guerra, Roma 1938
  • Protezione del patrimonio artistico 1942
    La protezione del patrimonio artistico nazionale dalle offese della guerra aerea, a cura della Direzione generale delle Antichità e delle Belle Arti del Ministero dell'Educazione Nazionale, Firenze 1942 
  • Ricci 1927
    Ricci C., Gloriose imprese archeologiche: il Foro d'Augusto a Roma, le Navi di Nemi, Pompei ed Ercolano, Bergamo 1927
  • La ricostruzione del patrimonio artistico 1950
    La ricostruzione del patrimonio artistico italiano, a cura della Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, Roma 1950
  • Rinaldi 1948
    Rinaldi G., La tecnica dei consolidamenti per il ripristino dei monumenti danneggiati da eventi bellici (Arco di Augusto e Tempio malatestiano in Rimini), Bologna 1948 
  • Sette 2002
    Sette M. P., La ricostruzione postbellica: successi, limiti, difficoltà, in Id., Il restauro in architettura. Quadro storico, Torino 2002, pp. 166-174 
  • Settis 2005
    Settis S., Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto, Milano 2005
  • Stellingwerff  1939
    Stellingwerff G., La protezione antiaerea nel quadro del piano regolatore di Roma imperiale, Roma 1939 
  • Tessari 2010
    Tessari C., Per una storia della ricostruzione dei Beni Architettonici: il conflitto tra tecnici e le istituzioni, in “Opus incertum”, 6-7, 2009-2010, pp. 11-18
  • Treccani 2008
    Treccani G. P., Monumenti alla guerra: città, danni bellici e ricostruzione nel secondo dopoguerra, Milano 2008 
  • Vedovato 1944
    Vedovato G., La protezione internazionale dei monumenti storici contro le offese aeree, Firenze 1944 
  • Wittkower 1949
    Wittkower R., Restoration of Italian Monuments, in “The Burlington Magazine”, 554, 1949, pp. 140-142, con traduzione a cura di Bordignon G. in "Engramma", 97, 2012
  • Works of Art 1946
    Works of art in Italy: Losses and Survivals in the War 1943-1946, a cura del British Committee on the Preservation and Restitution of Works of Art, Archives, and Other Material in Enemy Hands, London 1946  edito in versione integrale pdf in "Engramma", 61, 2008
English abstract

In this paper is presented a new research that has as its object of investigation the damage and destruction that, during the bombings that struck Italy in the Second World War, involved a particular class of artistic cultural and national heritage: ancient monuments and archaeological sites. Even the ancient monuments in fact have been affected by Allied aerial offenses, and not just as obvious to expect, those located within cities – such as the Arch of Augustus in Rimini or the Temple of Augustus in Pula – but also entire archaeological places in suburban areas, such as Pompeii and Hadrian's Villa at Tivoli.

The study is part of the wider context of research on "Architecture, war, memory" conducted by the Centre for Classical Studies of the University IUAV of Venice and the Research Unit "Architecture, archeology, landscapes: theaters of war", in collaboration with the international doctorate Villard d'Honnecourt, and more particularly in the chapter search "Hostium diruit rabies. Destruction of Italian monuments during the Anglo-American bombing of World War II and the poetics of post-war reconstruction".

 

keywords | Archeology; Architeture; Ruins; Presence; Absence; Past; War; Memory; Iuav; Centre for Classical Studies; World War II; Temple of Augustus in Pula; Pompeii; Hadrian's villa.

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2013.103.0000