Il progetto “Iconos”: per una catalogazione iconografica come sistema di ricerca
Claudia Cieri Via
Convegno Luminar 2. Internet e Umanesimo. Web Auctoritas Memoria | Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 30-31 gennaio 2003
Il progetto ICONOS nasce da una esigenza di catalogazione iconografica dei soggetti profani – e in particolare mitologici – nell’ambito degli studi storico-artistici. Riconoscere un determinato soggetto mitologico di un’opera figurativa presuppone una conoscenza non soltanto artistico-visiva, ma anche letteraria. I repertori esistenti forniscono però indicazioni soltanto parziali sulle origini, gli sviluppi e la diffusione di un tema mitografico e raramente collegano tra loro la tradizione iconografica a quella testuale.
ICONOS è stato progettato per giungere alla costituzione di un nuovo repertorio mitologico relativo sia alle immagini – per l’arco temporale che va dall’antichità al XVIII secolo – che ai testi: classici, medioevali e rinascimentali.
Tale repertorio non si limita però ad avere fini di catalogazione, ma costituisce piuttosto – e in questo deve cogliersi il suo maggiore punto di forza – una base cognitiva volta a facilitare e stimolare la ricerca in diversi ambiti disciplinari: dall’archeologia alla filologia, dalla letteratura alla storia dell’arte.
Il progetto ICONOS si pone nell’ottica di giungere a costituire un vero e proprio sistema informativo specializzato che, pur originato dalla finalità primaria di fornire una serie di informazioni necessarie allo studio delle immagini mitologiche nell’ambito della tradizione storico-artistica, faccia al tempo stesso da volano alla formulazione di ipotesi e metodi di ricerca, sviluppando in particolare il rapporto tra testi e iconografie e ricercando, attraverso l’esame della tradizione mitologica, le ragioni interne di determinate immagini e di opere d’arte figurative. Ripercorrere le vicende di un mito, attraverso il suo sviluppo in seno alle diverse tradizioni artistiche, letterarie e culturali, servirà inoltre a facilitare una spiegazione di tutto l’apparato simbolico degli attributi, degli oggetti o dei contesti che possono riscontrarsi nelle diverse immagini ai fini di predisporre una interpretazione iconologica delle opere in rapporto ai contesti.
Alla base del progetto ICONOS vi è una ricerca che prende le mosse dall’analisi delle Metamorfosi di Ovidio, opera fondamentale per la produzione iconografica, specie in età umanistica e rinascimentale, la cui struttura narrativa, organizzata per episodi mitologici spesso tra loro connessi, è incentrata sul topos della trasformazione.
La ricerca che si trova alla base del progetto ICONOS – pur concepita e orientata in origine, come si è detto, per il campo storico-artistico e rispondente all’esigenza preliminare di poter disporre di un repertorio iconografico organizzato per temi mitologici derivati dalle Metamorfosi di Ovidio – era al tempo stesso finalizzata all’individuazione, alla conoscenza e allo studio dei soggetti rappresentati nelle opere figurative. Ciò non soltanto per fornire ad esse un adeguato supporto ‘ausiliario’, ma anche, e piuttosto, per promuovere e indirizzare una ricerca più esaustiva, che si integrasse sia con la struttura culturale, che si trovava alla base delle scelte tematiche per le singole opere, sia con la struttura compositiva, in rapporto alla dinamica dell’immagine, ai fini di una conoscenza contestuale dell’opera figurativa in quanto fenomeno storico-artistico. Essenziale era, in quest’ottica, prevedere per ciascun episodio mitologico rappresentato, la lectio fornita per esso dalle diverse edizioni dell’opera letteraria.
Tale progetto, ideato dalla prof. Claudia Cieri Via, ha trovato oggi nella rete la sua collocazione definitiva e il suo sviluppo ottimale. Infatti dai primi giorni del 2003 è on-line il sito ICONOS (www.iconos.it): dall’home page del sito – qui riprodotta – l’utente ha la possibilità di raggiungere una pagina in cui decidere come condurre la propria ricerca. Si può leggere il testo ovidiano, presente in versione latina; si può attivare una ricerca ‘canonica’ selezionando i miti, i singoli personaggi mitologici o gli artisti; si può ancora decidere di navigare attraverso i libri delle Metamorfosi.
Una volta aperto uno dei libri delle Metamorfosi, l’utente si troverà di fronte a una serie di icone da aprire sui miti di proprio interesse e suoi quali s’intende attivare la ricerca. Effettuata la scelta, si aprirà una schermata in cui, oltre a un breve riassunto dell’episodio mitologico, comparirà una serie dettagliata di riferimenti a tutte le fonti testuali (classiche, medioevali e rinascimentali) correlate con il mito stesso, con la possibilità di accedere alla lettura dei brani specifici. Si potranno poi visualizzare tutte le immagini delle opere raffiguranti il determinato mito, ognuna accompagnata da una scheda storico-artistica, nella quale si possono attivare per ulteriori notizie alcuni campi correlati a immagini, a schede informative oppure a siti esterni.
L’utente ha poi un’ulteriore possibilità di ricerca che consiste nel poter navigare le immagini stesse. A ogni mito saranno, infatti, collegate alcune immagini dense o ‘mappate’ di opere d’arte (scelte fra le più particolari, le più ricche di dettagli o quelle che divergono dalla tradizione iconografica in modo evidente: attualmente alcune immagini mappate sono contenute nelle news). Si tratta di immagini con una serie di dettagli ‘sensibili’ al passaggio del mouse, dettagli che permetteranno di approdare ad informazioni (testi specifici di riferimento, immagini, descrizioni, spiegazioni) contenute nell’opera stessa. Questo sistema di manipolazione permette di trasformare l’immagine, che non sarà più semplice illustrazione di un testo ma diventerà essa stessa fonte di informazioni potenzialmente infinite, tanti e tali sono i link che possono essere attivati.
Nella sua realizzazione definitiva, il progetto ICONOS prevede dunque un corpus che raccoglie circa 200 episodi mitologici indicizzati, cui si collegano oltre 8000 immagini di opere d’arte selezionate per soggetti derivati dalle Metamorfosi, di cui circa un sesto mappate, nonché le versioni in full-text delle diverse edizioni – classiche, medioevali e rinascimentali – dell’opera di Ovidio.
Il gruppo che si occupa delle indagini iconografiche, testuali e storico-artistiche e che autoproduce il sito, presente sul server universitario de La Sapienza all’indirizzo http://www.iconos.it/, è composto da ricercatori (Anna Gentili, Giovanna La Padula, Nicolette Mandarano, Elisa Saviani, Tiziana Villani) afferenti alla cattedra di Iconografia e Iconologia della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Tutti coloro che sono interessati al progetto potranno dare il loro apporto a ICONOS e al gruppo di lavoro con suggerimenti, critiche, ricerche e, perché no, sponsorizzazioni scrivendo a: iconos.roma@libero.it; n.mandarano@libero.it; claudia.cierivia@uniroma1.it.
English Abstract
This article is a presentation of the project ICONOS. The ICONOS project was created to address the need for an iconographic cataloguing of mythological subjects in the context of art-historical studies. Overcoming the limitations of existing catalogues, ICONOS aims to constitute a new mythological repertory that links the iconographic tradition to textual tradition, from antiquity to the 18th century. In addition to being a tool of cataloguing, the project serves as a cognitive basis to stimulate research in different disciplinary fields, from the study of images to philology from literature to art history. The online website, active since 2003, offers users the opportunity to explore the Metamorphoses by Ovid, access thematic searches, and browse through ‘mapped’ images of works of art, promoting a deeper and more contextual understanding of mythological iconography. The ICONOS project is managed and developed by a group of researchers at the University of Rome “La Sapienza”.
keywords | ICONOS; iconography; cataloguing; myths; Ovid; Metamorphoses.
Per citare questo articolo / To cite this article: Claudia Cieri Via, Il progetto “Iconos”: per una catalogazione iconografica come sistema di ricerca, “La Rivista di Engramma” n. 23, febbraio/marzo 2003, pp. 21-24 | PDF