"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

212 | maggio 2024

97888948401

Arte e spiritualità. Omaggio a Antoni Tàpies

Editoriale di Engramma 212 

Victoria Cirlot. Numero monografico a cura di Victoria Cirlot, Ada Naval e Marta Serrano

Versión española | English abstract

 Antoni Tàpies, Pintura, técnica mixta sobre lienzo, 96 x 145 cm., 1955. Museo nacional centro de arte Reina Sofía 1955.

In occasione del centenario della nascita di Antoni Tàpies (Barcellona 1923-2012), l’Universitat Pompeu Fabra e la Fundació Tàpies di Barcellona hanno organizzato, con il sostegno del Dipartamento di Cultura della Generalitat de Catalunya, per il 21 e 22 maggio 2024, un convegno dal titolo “Arte e spiritualità”. È lo stesso titolo della conferenza che Tàpies tenne alla Universitat de Barcelona quando, nel 1988, gli fu conferita la laurea honoris causa. È con quella conferenza che si apre il numero di Engramma che qui presentiamo, che porta lo stesso titolo di questa monografia dedicata all’artista catalano. 

Il numero si apre con alcuni articoli – di Juan Eduardo Cirlot, Giulio Carlo Argan, Salvador Dalí – pubblicati negli anni tra il 1955 e il 1962 in cui Tàpies introdusse l’Arte Informale a Barcellona, quando questa tendenza era poco conosciuta in Spagna, sebbene avesse già importanti rappresentanti in Europa. Abbiamo inoltre raccolto alcune delle relazioni del convegno del maggio 2024  – di Emily Braun, Alfonso Alegre Heitzmann, Javier Melloni, Martine Heredia, Jordi Garcés) – e abbiamo selezionato altri, significativi, contributi di Giorgio Pasqualotto, Daniel Esparza, Eduard Cairol, Enrique Granell, Juan José Lahuerta e Lourdes Cirlot.

La sezione finale del numero è riservata alla Sala de Reflexió dell’Universitat Pompeu Fabra, il cui progetto è stato affidato all'équipe di Jordi Garcés e Enric Sòria. La Sala è stata concepita da Tàpies come uno spazio per la meditazione (come si legge nel testo dello stesso Tàpies che qui ripubblichiamo): per questo spazio, l’artista ha messo a disposizione il suo Díptico de la campana (1991), una scultura formata da un piatto e da un serpente, e ha appeso a una delle pareti una ventina di sedie, seguendo la maniera degli shakers, come racconta Ananda K. Coomaraswamy (Selected papers, ed. Roger Lipsey, p. 254). Le immagini della Sala Tàpies che pubblichiamo in questo numero sono accompagnate da testi di Jordi Garcés e Javier Melloni.

La giornata di studi tenuta presso l’Universitat Pompeu Fabra si è conclusa con l'installazione dell’artista catalano Perejaume Fer voltejar una creu, e chiudono il numero due testi dello stesso artista.

Questo numero getta uno sguardo nuovo sull’opera di Antoni Tàpies confrontandola con opere più antiche appartenenti alla tradizione: al centro è il rapporto tra materia e spirito, tra corpo e anima – un tema che ciascuno degli autori ha interpretato secondo la sua cifra e il suo pensiero.

La Rivista di Engramma ha l'abitudine di pubblicare articoli nella lingua originale degli autori, pertanto questo numero monografico presenta una ricca varietà linguistica: catalano, spagnolo, italiano e inglese. Alcuni testi ci sono stati inviati in versioni diverse (catalano, spagnolo e inglese) e sono stati pubblicati rispettando questa diversità. 

Per chiudere questo “Omaggio” abbiamo scelto i versi che Jean-Luc Nancy ha dedicato ad Antoni Tàpies nel suo contributo al convegno presso la Fondazione Tàpies nel 2012 – un testo che successivamente, nel 2015, lo stesso Nancy ha elaborato e pubblicato:

Tàpies nom qui résonne sourd et claque grave,
sombre et clair
en même temps,
aussitôt expressif, physique et avançant
d’un pas lourd, attentif, imposant,
ne déplaçant pas un corps seulement
mais avec lui tout l’espace alentour,
distribuant, ouvrant des places,
partageant, incisant des surfaces,
des mourceaux de murs, de parois,
des plaques épaissies de pâtes,
des terres labourées, griffées à la herse,
des plans épais chargés de reliefs séchés,
de grains et de coulures;
oui des coulures plus que des couleurs,
car la couleur n’est pas chose qui coule,
mais qui couvre.

English abstract

To mark the centenary of the birth of Antoni Tàpies (Barcelona 1923-2012), the Universitat Pompeu Fabra and the Fundació Tàpies in Barcelona organised a conference entitled ‘Art and Spirituality’. This is the same title as the lecture that Tàpies gave at the UPF when he was awarded an honorary degree in 1988. It is with that lecture that we open the issue of Engramma that we present here, which bears the same title as this monograph dedicated to the Catalan artist. The issue contains contributions by Juan Eduardo Cirlot, Giulio Carlo Argan, Salvador Dalí - published in the years between 1955 and 1962 when Tàpies introduced Informal Art in Barcelona. We also publish some of the papers given at the 2012 conference: Emily Braun, Alfonso Alegre Heitzmann, Javier Melloni, Martine Heredia, Jordi Garcés). In addition, other significant contributions by Giorgio Pasqualotto, Daniel Esparza, Eduard Cairol, Enrique Granell, Juan José Lahuerta and Lourdes Cirlot. A section of the issue is reserved for the Sala de Reflexió at the Universitat Pompeu Fabra, conceived by Tàpies as a space for meditation (as stated in the text by Tàpies himself that we republish here). The images of the Sala Tàpies that we publish in this issue are accompanied by texts by Jordi Garcés and Javier Melloni. Finally, two contributions by the Catalan artist Perejaume, who installed his work Fer voltejar una creu in the Sala de Reflexió during the 2012 conference. As a "Homage to Antoni Tàpies" we publish here the verses that Jean-Luc Nancy dedicated to Antoni Tàpies in his contribution to the conference at the Tàpies Foundation in 2012.

keywords | Antoni Tàpies; Juan Eduardo Cirlot; Giulio Carlo Argan; Salvador Dalí; Universitat Pompeu Fabra, Sala de Reflexió.