"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

72 | maggio/giugno 2009

9788898260171

Paolo Morachiello, Vincenzo Fontana

L’architettura del mondo romano


Pagine 544 circa, con illustrazioni
Prezzo € 38,00 circa
In libreria ottobre 2009
ISBN 978-88-420-9105-9
Per la didattica
Il testo si presta a essere adottato nei corsi di Storia dell’architettura.


Una mappatura completa della più importante architettura antica ancora presente al mondo. Un itinerario che raggiunge la periferia dell’impero per restituire la complessità e il senso dell’arte romana: sintesi perfetta di bellezza, funzionalità e fruibilità pubblica degli edifici. Una ‘tipologia’ architettonica che all’eccezione per pochi ha preferito l’utilità per tutti, in nome della comune civitas romana.

L’opera
"Alla base dell’architettura e dell’arte romana vi furono la potenza politica, economica e logistica dello stato centrale, lo spirito sostanzialmente utilitario per cui le arti erano considerate mezzi efficaci per unificare i popoli nel segno di una comune civiltà, la civitas romana. Le forme divennero esempi da riprodurre e, anche quelle eccezionalmente pensate come uniche, divennero quanto meno un modello a cui ispirarsi. Mentre le pòleis greche, pur convinte di condividere una medesima origine e cultura, gareggiarono fra loro per costruire il proprio tempio, la propria agorà, il proprio teatro; le città libere e quelle sottoposte, i municipi e le colonie del mondo romano replicarono capitolia, fori, teatri, anfiteatri, archi, case di città e di campagna sull’esempio della capitale, in segno di appartenenza a un’accomunante seppur variegata civiltà. La Grecia pensò all’incomparabile, Roma al tipo. I Romani non si limitarono a imitare e a variare le forme incontrate, ma pervennero anche a trasformare, a esprimere nuovi concetti e nuovi effetti, in accordo con il divenire del mondo e delle sue istanze spirituali."
Dalla Roma regio-etrusca di legno, tufo, peperino e terracotta alla repubblicana di laterizio e travertino, dall’augustea rivestita di marmo fino all’imperiale e tardo-imperiale di caementum rivestito esternamente di pietre grezze e tappezzato internamente di lastre marmoree, di stucchi marmorini e di mosaici, questo volume, corredato da un prezioso apparato illustrativo e bibliografico, restituisce la magnificenza e complessità dell’arte più nota al mondo.

Gli autori
Paolo Morachiello è docente di Storia dell’architettura presso l’Università IUAV di Venezia. Ha studiato l’architettura del mondo antico, la figura dell’ingegnere tra XV e XIX secolo, l’architettura e l’arte in età moderna. Tra le sue pubblicazioni: Vitruvio e Raffaello. Il “De Architectura” di Vitruvio nella traduzione inedita di Fabio Calvo Ravennate (con V. Fontana, Roma 1975); Nascita delle città di Stato. Ingegneri e architetti sotto il Consolato e l’Impero (con G. Teyssot, Roma 1983); Immagini dell’ingegnere tra Quattro e Settecento (con A. Biral, Milano 1985); Rialto: le fabbriche e il ponte (con D. Calabi, Torino 1987); Beato Angelico. Gli affreschi di San Marco (Milano 1995). Per i nostri tipi, La città greca (20083).

Vincenzo Fontana è docente di Storia dell’architettura presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha studiato la teoria architettonica del Cinquecento, i materiali e le tecniche edilizie veneziane del Cinquecento, la trasformazione del paesaggio lagunare veneto e di terraferma in età moderna, l’architettura civile e industriale dell’Italia giolittiana, l’architettura italiana del Novecento e diretto ricerche sui giardini storici del Veneto, sull’archeologia industriale e sull’iconografia delle città minori venete in età moderna e contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Fra Giocondo architetto (1435 ca-1515) (Vicenza 1988); Profilo di architettura italiana del Novecento (Venezia 1999). Per i nostri tipi, Il nuovo paesaggio dell’Italia giolittiana (1981).

Catalogo per argomenti
Architettura: storia e saggi; Storia dell’arte