"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

157 | luglio/agosto 2018

9788894840520

I documenti relativi al Geburtstagsatlas di Ernst H. Gombrich

Nota sui materiali conservati al Warburg Institute Archive di Londra

Thays Tonin

English abstract

§ Appendice. Documenti relativi al Geburtstagsatlas für Max M. Warburg presso il Warburg Institute Archive

In questo contributo* si presentano alcune note archivistiche e filologiche sul Geburtstagsatlas, l’“Atlante del compleanno”, assemblato nel 1937 da Ernst H. Gombrich e conservato presso il Warburg Institute Archive (in seguito WIA) a Londra, a corredo dei materiali pubblicati a cura del Seminario Mnemosyne (Seminario Mnemosyne 2017a, 2018a e 2017b, 2018b).

I documenti disponibili al WIA che riguardano l’edizione di Gombrich dei testi non pubblicati parzialmente raccolti nel Geburtstagsatlas (1936-1939), si ritrovano attualmente nel catalogo dell’Archivio con la numerazione generale “109”: [WIA.III.109]. Ernst H. Gombrich’s edition of A. Warburg’s unpublished working papers (1936-1939) (la catalogazione della busta è stata realizzata da Katia Mazzucco, sotto la supervisione di Claudia Wedepohl). Tra bozze, note, excerpta, lettere, fotografie e copie carbone (di solito con correzioni riguardo alle altre versioni presenti), la busta raccoglie oltre 750 documenti inediti divisi in 8 fascicoli. Il fascicolo [WIA.III.109.5.1] contiene la versione finale dell’“Atlante del compleanno” confezionato dal team del Warburg Institute per farne dono a Max M. Warburg, in occasione del suo settantesimo compleanno, il 5 giugno 1937.

Il fascicolo successivo, il [WIA.III.109.5.2], include l’Accompanying text volume, la raccolta di testi che accompagnava le tavole predisposte per Max, in una versione cotton crash bound che comprende tre scritti di Aby Warburg:

  • § Bilderatlas Mnemosyne Einleitung: l’introduzione al Mnemosyne Atlas (13 pagine; v. l’edizione a cura di M. Ghelardi: Warburg [1929] 2016);
  • § Franz Boll zum Gedächtnis, 25 aprile 1925 (37 pagine);
  • § Manet’s “Déjeuner sur l’herbe”, Die vorpraegende Funktion heidnischer Elementargottheiten fuer die Entwicklung modernen Naturgefuehls (10 pagine) [WIA.III.109.5.2].

Nelle sezioni [WIA.III.109.5.3-8] sono conservati altri materiali documentari del Geburtstagsatlas:

  • § 24 riproduzioni fotografiche di alcuni dettagli del Mnemosyne Atlas che sono state poi riutilizzate in dimensione ridotta per la composizione del Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.3];
  • § oltre 200 pagine di bozze e foto ordinate cronologicamente relative al Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.4 fino alla sezione 109.5.6.5];
  • § i successivi testi redatti da Gombrich come saggi indipendenti, ad esempio l’introduzione generale alle idee di Warburg risalente al 1939, con 31 pagine e correzioni di Fritz Saxl, Gertrud Bing e dallo stesso autore [WIA.III.109.6 e 109.7];
  • § la riproduzione fotografica dell’ultima versione di Tavola B del Mnemosyne Atlas, che Gombrich utilizzò nella sua Aby Warburg: An Intellectual Biography (London 1970) edita dal The Warburg Insitute [WIA.III.109.8].

In sostanza, tutta la documentazione presente alla sezione [WIA.III.109] contiene i materiali in parte utilizzati da Gombrich per il Geburtstagsatlas für Max M. Warburg del 1937, in parte rielaborati per i suoi saggi successivi, in particolare in alcune pagine della biografia di Warburg del 1970.

1 | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.4], bozza preparatoria dell’Introduzione, dettaglio.
2 | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1], Introduzione (prima pagina), dettaglio.

Il Geburtstagsatlas für Max M. Warburg

Occorre innanzitutto evidenziare che l’immagine del dattiloscritto dell’incipit del Geburtstagsatlas con correzioni a penna [Fig. 1] disponibile nella versione con traduzione italiana e inglese pubblicata in Engramma (Seminario Mnemosyne 2017b, 2018b), è con tutta probabilità una bozza preparatoria del lavoro di Gombrich per un’edizione completa dell’Atlante: bozza che venne utilizzata per il progetto del Geburtstagsatlas, e che è conservata al WIA in [WIA.III.109.4]. Si presenta qui [Fig. 2], invece, la riproduzione della versione finale dell’Introduzione Zur Mnemosyne scritta da Gombrich per il Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1].

La versione cartacea del Geburtstagsatlas progettata da Gombrich si avvicina per formato e dimensioni a un foglio di dimensioni superiori a un A4 (ISO); la carta è ad alta grammatura, e perciò i fogli sono rigidi, forse con l’intenzione di renderli simili ai pannelli espositivi che Warburg aveva predisposto per le presentazioni di Mnemosyne.

Figg. 3-4

3, 4 | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1], Frontespizio e prima pagina.

Su fogli separati, senza rilegatura – a differenza delle pagine rilegate dell’Accompanying text volume [WIA.III.109.5.2] – si trovano non solo le 24 tavole ma anche altri fogli di dimensione simile sui quali sono stati incollati centralmente dei documenti dattiloscritti (uno o al massimo due) di misura A4; così come è nel frontespizio del Geburtstagsatlas dove è riportato, appena sopra una linea anch’essa dattiloscritta, “MNEMOSYNE” [Figg. 3 e 4].

La ragione del collage è, con tutta probabilità, l’impossibilità di adattare precisamente le dimensioni del foglio della macchina da scrivere A4 utilizzata, al ‘cartoncino’ di dimensioni maggiori che fa da base. Invece, le tavole con le immagini e relative didascalie utilizzano l’intero spazio del foglio, con in alto la numerazione e in alcuni casi il titolo del montaggio. Le fotografie incollate nei “fogli-pannelli” sono riproduzioni in piccole dimensioni individuate e selezionate dalle immagini riportate nell’ultimo allestimento del Mnemosyne Atlas (1929). Sotto le riproduzioni, direttamente sul foglio di base, sono appuntate in lingua tedesca le didascalie. Alcune immagini presentano sia la descrizione dattiloscritta originale (in bianco sopra l’originale fondo nero) sia la didascalia scritta a mano [Fig. 5 e dettagli 5b e 5c].

A differenza del testo di accompagnamento che nella versione definitiva si presenta decisamente più pulito (cfr. Figg. 1 e 2), le tavole illustrate del Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1] non presentano, né nelle immagini né nelle didascalie, correzioni o alterazioni rispetto alla bozza.

Tutti questi “fogli-tavole” sparse sono presentati, dunque, in una confezione inusuale, non rilegata e che tuttavia richiama la confezione di un libro: sono posti, infatti, in una sorta di scatola apribile nelle quattro direzioni e il lato maggiore, che si apre da destra a sinistra, funge da “copertina”. Nella scatola probabilmente doveva entrare anche il volume con i tre testi di Warburg – Einleitung; Franz Boll zum Gedächtnis; Manet’s “Déjeuner sur l’herbe” – che, come detto sopra, accompagnavano il Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.2].

Figg. 5-7

5, 5b | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1], Tavola B con dettaglio dell’immagine.
5c | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1], Tavola B: dettaglio della didascalia scritta a mano.

L’“Atlante del compleanno” presenta le immagini delle tavole montate su sfondo bianco rispetto alla versione di Mnemosyne predisposta da Warburg nel 1929 e, come è stato rilevato, si assiste qui ad una operazione di recisa selezione dei materiali oltre che ad una diversa disposizione delle immagini, “tutta da attribuire alla generale operazione di schiarimento – concettuale e grafico insieme – che Gombrich opera”. Da ricordare che Gombrich era da poco arrivato a Londra (nel 1936) ed era stato ingaggiato con un contratto di fellowship di due anni con l’incarico di riorganizzare l’edizione dei testi di Warburg, in particolare dell’Atlante, sotto l’attenta supervisione di Gertrud Bing e di Fritz Saxl e di un Warburg-Kreis che in quegli stessi anni viveva una condizione di esilio, come testimoniano i dattiloscritti in lingua tedesca con una macchina per scrivere di fabbricazione inglese, non dotata del set di caratteri tipografici con segni diacritici tedeschi [Fig. 6] (Seminario Mnemosyne 2017a, 2018a).

Fig. 6

6 | Geburtstagsatlas [WIA.III.109.5.1], prima pagina, rif. alla parola “Gebärde”, in cui la dieresi è stata fatta a mano, dettaglio.

Rispetto alle scelte estetico-formali operate nella confezione dell’“Atlante del compleanno”, è stato ipotizzato che questa particolare edizione potrebbe riflettere “at least through its general outline, Saxl’s original publishing project for Mnemosyne”, sia nello stile sintetico dei testi che precedono le tavole delle immagini – posti ‘a fronte’ in modo che il testo sia consultabile insieme alla relativa tavola –, sia nel paradigma tassonomico che sembra strutturare il layout delle tavole relazionato “to the type of Saxl’s work arrangement” (Mazzucco 2011, 7). Una consonanza tra il Geburtstagsatlas e il modus operandi di Saxl, potrebbe essere ravvisata confrontando la collezione tematica dei pannelli e materiali intitolata Series of gestures organizzata nel 1927 dallo stesso Saxl, sia per le scelte tematiche e compositive, sia per l’ordine dell’impaginato che si impone come una griglia rigida sulle relazioni spaziali tra le immagini (v. Seminario Mnemosyne 2017a, 2018a).

Tutta da ricostruire è poi la rilevanza del ruolo di Gertrud Bing nell’operazione generale di sistemazione dell’Atlante e in particolare nella confezione del regalo per Max del 1937. Esiste infatti una consistente presenza di correzioni e appunti di Bing negli scritti di Gombrich tra il 1936-1937, e una serie di documenti epistolari che testimoniano di una interlocuzione attiva in quel periodo tra Gertrud e Max: da studiare, per esempio, è la lettera che Warburg invia a Bing il 17 giugno 1937 proprio riguardo al Geburtstagsatlas che aveva ricevuto in dono pochi giorni prima, evidentemente riconoscendole un ruolo di primo piano nella committenza di quella versione parziale dell’Atlante: una copia del documento è conservato in [WIA.III.109.5.1]. Inoltre, come già rilevato nei materiali dedicati al Geburtstagsatlas negli studi del Seminario Mnemosyne, importante è osservare che il concetto warburghiano di Denkraum, che nell’edizione 1929 del Mnemosyne Atlas si traduce graficamente nel ritmo della spaziatura nera tra le immagini, è del tutto omesso da Gombrich nello stile di impaginazione del Geburtstagsatlas (Cirlot 2017; sul tema del ruolo di Saxl e Bing nelle edizioni dell’Atlante v. anche Grazioli 2012).

In relazione ad altri soggetti che hanno messo mano al progetto e alla genesi del Geburtstagsatlas, va fatta menzione del ruolo del fotografo Otto Fein. Come si evince dagli scarsi documenti su di lui, Fein fu introdotto per un posto di “glinder and bookbinder” già il 13 marzo 1929 [WIA GC/24965]. Fra i documenti dell’Archivio è conservato un “work certificate” a suo nome, datato 1933 [WIA GC/1933/770]: quindi l’inizio della collaborazione di Fein data al periodo della migrazione dell’Istituto da Amburgo a Londra. Anche Bing nel suo Ricordo di Fritz Saxl fa riferimento ai lavori di Fein a Londra negli anni successivi al trasferimento (Bing 1965, 267-293). L’importante collaborazione del fotografo a diverse iniziative del Warburg Institute è ricordata anche da Dorothea McEwan e dallo stesso Gombrich (McEwan 2005; Gombrich 1990, 9); da menzionare, ad esempio, la Kenneth Clark exhibition: Portrait and Character, organizzata da Saxl e Wittkower presso il Warburg Institute nel 1943, che vide in Otto Fein un protagonista dell’esposizione [WIA.III.109.5.1, fol.1] (citato in Sprung 2011). Nei documenti relativi al progetto dell’“Atlante del compleanno”, il nome dell’“eccellente fotografo, Otto Fein” (Gombrich 1990, 3) appare una sola volta come colui che “made, mounted, labelled and bound” le immagini [WIA.III.109.5.1: v. Appendice documentaria]. A Fein è attribuibile la grafia delle didascalie apposte sotto alle immagini del Geburtstagsatlas.

In generale i frammenti, note, appunti dei materiali del Geburtstagsatlas, prodotti tra il 1936 e il 1939, che contano più di 200 foto e 500 pagine manoscritte e dattilografate, risultano documenti imprescindibili per ricostruire la storia e la cronologia dei tentativi di pubblicazione – stili di impaginazione, montaggi, consonanze e dissonanze, presenze e assenze – dell’opera di Warburg.

Specificamente, rispetto all’opera e al pensiero di Gombrich, molti dei testi conservati al WIA nel faldone [WIA.III.109] possono essere considerati come fonti primarie per il saggio scritto nel 1939 come introduzione generale alle idee di Warburg [WIA.III.109.6.], nonché per molti passaggi importanti di Aby Warburg: An Intellectual Biography – in particolare nella stesura del capitolo The Last project: Mnemosyne (Gombrich 1970). Pur valutando la distanza tra i materiali del 1936-1937 e la biografia che sarà pubblicata nel 1970 sarà da ricordare che sono questi i testi che Gombrich produce nei primi anni del suo contatto con i frammenti di testi e di immagini lasciati da Aby Warburg. A titolo di esempio, si veda un appunto databile a quel periodo in cui Gombrich riconosce che Warburg in Mnemosyne avrebbe tentato la sistematizzazione delle “primeval words of passion, following no doubt an idea by Goethe whose ‘Urworte – Orphisc (Daemon, Tyche, Ananke, Eros, Elpis) stand at the background’” [WIA.III.109.6, 16-17]. Una prospettiva molto più aperta e positiva rispetto al rapporto di Warburg con i suoi demoni ricostruito da Gombrich nella biografia del 1970. Ma sono questi gli spunti teoreticamente fecondi che vengono accolti nella ricezione italiana della lezione di Warburg, ad esempio negli scritti di Salvatore Settis e Andrea Pinotti (Settis [1997] 2004; Pinotti 2001). Anche Giorgio Agamben, fra i primi a riscoprire la “scienza senza nome”, di recente ha rievocato la stessa sequenza di ‘demoni’ warburghiani annotata da Gombrich: “Chi può confidare, nell’ascesa verso l’etere, di saper padroneggiare il tiro a cinque Daimon, Tyche, Eros, Ananche, Elpis? Aby Warburg” (Agamben 2015, exergo).

Appendice. Documenti relativi al Geburtstagsatlas für Max M. Warburg presso il Warburg Institute Archive, citati in questo contributo

109. Ernst H. Gombrich’s edition of A. Warburg’s unpublished working papers (1936-1939) partly compiled as Geburtstagsatlas (1937) for the 70th birthday of Max M. Warburg (05/06/1937) [cfr. III.108.6 Arrangement established in collaboration with Katia Mazzucco].
109.1. Gombrich’s notes and drafts.
109.1.1. General notes.
109.1.1.1. General notes and excerpts relating to Warburg’s theoretical background; MS 5 fols [Formerly 109.2 fols 51, 55-58].
[…]
109.1.2. Gombrich’s notes and drafts for Geburtstagsatlas [former contentes of III.109.1.2 partyl moved: fols 1-17 to 109.5.4.4; fols 74-77 to III.109.3.5].
[…]
109.4. Drafts for Gombrich’s texts for the edition of the Atlas, also used for the Geburtstagsatlas [N.B. Additional material may be found in 109.3].
109.4.1. Introduction ‘Zur Mnemosyne’ and texts for plates A, B [cf. 109.5.3].
[…]
109.5. Geburstagsatlas.
109.5.1 Geburstagsatlas; 24 plates of the projected c. 70 plates, selected from the individual plates of the last version, made and seen by Aby Warburg.
Texts by E.H. Gombrich. Photographs made, mounted, labelled and bound by Otto Fein for the 70th birthday of Max M. Warburg, 05/06/1937.
Also photocopies of three letters: J.B. Trapp to Eric Warburg, 31/01/1983; Eric Warburg to J.B. Trapp, 18/01/1983; Max M. Warburg to Gertrud Bing, 17/06/1937 (originals of these lettes in General Correspondence).
109.5.2. Accompanying text volume: selected texts by Aby Warburg in TS prepared by The Warburg Institute and sent to Max M. Warburg for his 70th birthday, 05/06/1937. Cotton crash bound volume including ‘Mnemosyne Einleitung’, 13pp., ‘Franz Boll zum Gedächtnis, 25/04/1925’, 37 pp.; ‘Manet’s “Déjeuner sur l’herbe”, Die vorpraegende Funktion heidnischer Elementargottheiten fuer die Entwicklung modernen Naturgefuehls’, 10pp.
*109.5.3. 24 original size photographic reproductions of the Geburtstagsatlas.
109.5.4. “Mnemosyne Einleitung / Letzte Fassung”; draft of Gombrich’s compilation of Warburg’s drafts for the introduction to the picture atlas Mnemosyne for inclusion in 109.5.2 […].
[…]
109.6. “General introduction to Warburg’s ideas in English by E.H. Gombrich, sketched as independent essay, dated 1939, TS with MS corrections in Gombrich’s, Saxl’s and Bing’s hand, 31 fols”.
109.7. Drafted text by Gombrich about Warburg’s interpretation of Ghirlandaio (‘Antikes Pathos und flandrischer Realismus im Werke Ghirlandjos’) and Rembrandt (‘Die Antike bei Rembrandt und die barocke Gebärde seiner Zeit’). Entitled ‘Sweden’, TS some with MS additions and corrections in Gombrich’s and Bing’s hand, 6 fols; 1 addional fol. with notes by Bing.
109.8. A modern print of panel B of the Final Version, used and possibly made for plate 56 of Gombrich’s “Aby Warburg: An Intellectual Biography” of 1970. One photograph with MS notes on back [Formerly III.107.4].

Bibliografia

* Questa nota, frutto di un lavoro di ricognizione presso The Warburg Institute Archive, London, compiuto grazie alla collaborazione di Claudia Wedepohl, è stata presentata il 17 aprile 2018 al Seminario Mnemosyne presso il Centro studi ClassicA, Università Iuav di Venezia.

English abstract

This paper presents archival and philological notes concerning the E.H. Gombrich edition of unpublished working papers partially collected as the Geburtstagsatlas für Max M. Warburg (“Birthday Atlas”), assembled in 1937, and preserved at The Warburg Institute Archive (WIA) in London. It refers specifically to documents found in the WIA catalog with the general numbering “109” [WIA.III.109]. Ernst H. Gombrich’s edition of A. Warburg’s unpublished working papers (1936-1939). It aims to provide some initial information about the unpublished WIA documents, complementing materials published by Engramma’s Seminario Mnemosyne.

keywords | Gombrich; Geburstagsatlas; WIA; London; A. Warburg’s unpublished working papers; Mnemosyne. 

To cite this article: T. Tonin, Gertrud Bing erede di Warburg. Editoriale di Engramma n. 177, “La Rivista di Engramma” n. 165, luglio/agosto 2018, pp. 13-23 | PDF


doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2018.157.0003