"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

177 | novembre 2020

97888948401

Gertrud Bing 1892-1964. In memoriam

edited by Ernst Gombrich

English abstract
Premessa di Monica Centanni

L’opuscolo In memoriam Gertrud Bing 1892-1964 fu pubblicato a Londra l’anno seguente la morte dell’ex direttrice dell’Istituto. La pubblicazione comprende: una Introduction di Ernst Gombrich (1-3); il necrologio uscito anonimo sul “Times” del 6 luglio 1964 (pp. 4-5); la riproduzione del testo di Delio Cantimori (pp. 6-10: si tratta del taglio di un brano di una lettera che lo stesso Cantimori aveva inviato al direttore della rivista “Itinerari”); uno scritto di Donald J. Gordon (che aveva curato con Bing l’edizione degli scritti di Saxl) che prende spunto da una serie di immagini fotografiche di Bing e degli ambienti della sua casa, riprodotte nell’opuscolo, per ricostruire il suo stile di vita e di pensiero (pp. 11-22: una riedizione dello splendido omaggio di Gordon è in questo stesso numero di Engramma, a cura di Chiara Velicogna); la riproduzione anastatica di un biglietto del musicista Otto Klemperer, datato aprile 1965 (p. 23); la riproduzione di uno scritto di Arnaldo Momigliano, già pubblicato nella “Rivista Storica Italiana” LXXVI, 3 1964 (pp. 24-28); una breve nota di ricordo di Edna Purdie (pp. 29-30). In calce, una succinta Bibliography of Gertrud Bing che registra le quattro curatele a lei ascrivibili – le Gesammelte Schriften di Warburg, con Saxl del 1932; l’edizione delle Lectures e degli Studies of the Warburg Institute di Saxl del 1957-1963; l’edizione degli Oxford-Warburg Studies del 1963 – e un elenco di otto pubblicazioni, compresa la tesi (si veda invece la ben più ricca Bibliografia di scritti e curatele di Gertrud Bing che pubblichiamo in questo numero di Engramma). Si tratta di un volumetto di poco più di una trentina di pagine, comprese le immagini, nel quale soltanto i contributi di Gordon e di Purdie risultano scritti appositamente per l’opuscolo commemorativo.

A riprova dell’esiguo impegno profuso per mettere insieme l’opuscolo commemorativo, si noti che, ad esempio, la riproduzione del testo di Cantimori (che abbiamo ripubblicato integralmente in Engramma) consiste nel taglio di un brano di una lettera che lo stesso Cantimori aveva inviato al direttore della rivista “Itinerari”: la lettera fa parte di un gruppo di “strane epistole” in cui lo storico sceglie il formato della missiva per ragionare di metodologia degli studi storici (la serie di queste lettere sarà raccolta e ripubblicata post mortem nella raccolta Conversando di storia, uscita per i tipi di Laterza nel 1967). Il brano dell’epistola è riprodotto senza neppure eliminare l’intestazione “Caro Rossi”. Allo stesso modo, anche nella riedizione dello scritto di Arnaldo Momigliano, si rileva che in un passaggio lo storico fa riferimento al “profilo di Warburg, da lei [Bing] pubblicato nel 1958 e apparso in una nuova versione nella nostra Rivista”, dove evidentemente per “nostra Rivista” Momigliano intende la “Rivista Storica italiana” in cui Bing aveva pubblicato il ritratto di Warburg (Bing 1960); nella riedizione per l’opuscolo In memoriam dell’anno seguente, però, il riferimento, riprodotto tal quale rispetto alla sede di pubblicazione originale, risulta incongruo e fuorviante, dato che la sede della nuova pubblicazione non era più la rivista diretta da Momigliano. Una conferma che Gombrich ha ritenuto che la striminzita ed economica pubblicazione assemblata nel 1965 come omaggio a Gertrud Bing, non meritasse neppure una ripassata minima di editing per aggiornare i riferimenti interni.

In sostanza, si può affermare che l’opuscolo che sarà prodotto dal Warburg Institute nel 1965 – e che costituisce l’unica pubblicazione che il Warburg Institute dedica a Bing, allora e nei decenni a venire – fu messo insieme con poco sforzo e con scarsa cura. E anche dal punto di vista dei contenuti, da notare che il contributo di Gombrich – che apre come Introduction quella che lui stesso definisce una “small anthology” – è focalizzato sul ruolo ‘di servizio’ di Gertrud nell’ambito delle attività dell’Istituto, sulla sua disponibilità a dare consulenze e suggerimenti a tutti gli studiosi che frequentavano l’Istituto, sul fatto che – come riportato in apertura dell’Introduction da un passaggio del biglietto di Klemperer – “Über alles konnte ich mit ihr sprechen”. Di fatto, la stessa Bing è presentata più come una persona culturalmente vivace e molto generosa, nonché come la solerte e appassionata custode di un passato glorioso, che come una intellettuale a tutto campo. Gombrich per altro non elude, neppure in questo contesto celebrativo, il profondo disaccordo che lo separava da Bing sul fronte metodologico e concettuale, prima e piuttosto che umano:

“The subject of my book Art and Illusion lay somewhat outside her main preoccupations; with her love of the concrete and the individual she may even have slightly disapproved of my concern with the theory of style. But it was she who brought me the cutting from the New Yorker of the cartoon I used for the opening of the argument” (Gombrich 1965, 1).

Riproduzione anastatica dell’Opuscolo Gertrud Bing 1882-1964, London 1965 (@The Warburg Institute)

English abstract

The booklet In memoriam Gertrud Bing 1892-1964 was published in London the year following the death of the former director of the Institute. The publication includes: an Introduction by Ernst Gombrich (pp. 1-3); the obituary published anonymously in the Times of 6 July 1964 (pp. 4-5); the reproduction of the text by Delio Cantimori (pp. 6-10: from a letter that Cantimori himself had sent to the editor of the magazine “Itineraries”); a paper by Donald J. Gordon (pp. 11-22); the anastatic reproduction of a note by the musician Otto Klemperer, dated April 1965 (pp. 23); the reproduction of a text by Arnaldo Momigliano, previouslypublished in the “Rivista Storica Italiana” LXXVI, 3 1964 (pp. 24-28); a brief reminder note by Edna Purdie (pp. 29-30). At the end, a succinct Bibliography of Gertrud Bing which records the four editions ascribable to her (Warburg's Gesammelte Schriften, with Saxl of 1932; the 1957-1963 edition of Saxl's Lectures and Studies of the Warburg Institute; the 1963 edition of the Oxford-Warburg Studies) and a list of eight publications, including her PHD thesis.

keywords | Gertrud Bing; in memoriam; Warburg Institute; Ernst Gombrich.

Per citare questo articolo/ To cite this article: E. Gombrich (edited by), Gertrud Bing 1892-1964. In memoriam, “La Rivista di Engramma” n. 177, novembre 2020, pp. 87-130 | PDF of the article 

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2020.177.0014