Repertorio degli archi onorari e trionfali romani
(I sec. a.C.-IV sec. d.C.)
Marco Paronuzzi, Laura Zanchetta
Pubblichiamo di seguito un repertorio dei 429 archi onorari e trionfali romani fino ad oggi conosciuti, grazie all'evidenza archeologica o alla testimonianza di fonti indirette (epigrafiche, letterarie, numismatiche). Si tratta di una collazione e di una revisione critica degli elenchi pubblicati in appendice ai saggi:
Massimo Pallottino, voce Arco Onorario e Trionfale, in Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale, vol. I, Roma 1958
Sandro De Maria, Gli archi onorari di Roma e dell'Italia romana, Roma, 1988
Sandro De Maria, voce Arco Onorario e Trionfale (aggiornamento), in Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale, suppl. II, vol. I, Roma 1994.
Il repertorio, organizzato in forma di tabella, presenta la medesima suddivisione geografica proposta nelle voci dell'Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale: Roma; Italia e province alpine; Africa; Iberia; Gallia e Germania; Britannia; Grecia e Paesi danubiani e balcanici; Asia Minore, Cipro e Creta; Siria, Palestina e Arabia; Egitto e Cirenaica. Per ogni regione si indicano e località in cui gli archi furono eretti o decretati, seguendo l'ordine alfabetico degli attuali toponimi. Accanto alla denominazione odierna, viene fornito sempre anche il nome romano della località. Quando l'antica città romana non sopravvive come città moderna, si riporta il nome latino (è il caso di diverse località romane dell'Africa occidentale, attualmente siti archeologici, dove di conseguenza permane il nome latino, o la deominazione araba del sito). Quando in una località siano presenti diversi archi, questi vengono ordinati cronologicamente, ponendo in coda alla sequenza i monumenti di datazione incerta.
La tabella è stata organizzata in cinque campi che forniscono le informazioni essenziali per ogni singolo monumento.
Il primo campo presenta una numerazione progressiva degli archi. Accanto a questa, in parentesi, al fine di garantire il controllo e l'approfondimento bibliografico, è posto il riferimento alla numerazione precedentemente utilizzata negli elenchi della Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale (EAA), del supplemento alla stessa Enciclopedia (EAAs), della monografia di De Maria (dM). La simbologia grafica è un primo indicatore dello stato attuale del monumento:
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un puntino rosso indica il buono stato conservativo in situ della struttura. |
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un cerchietto rosso segnala invece la presenza di soli frammenti, come ad esempio le strutture di fondazione o singoli reperti quali cornici, modanature, statue, iscrizioni, ecc. |
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un cerchietto nero indica che non ci sono più tracce archeologiche e che il monumento scomparso è attestato solo dalle fonti indirette |
Nel secondo campo sono elencate le località in cui gli archi vennero eretti.
Nel terzo campo vengono fornite, quando necessario, specificazioni sulla localizzazione all'interno delle stesse città. Una convenzione diversa è stata adottata per la città di Roma, dove il secondo campo è assente e il terzo viene organizzato tramite le antiche Regiones dell'Urbe.
Il quarto campo contiene i dati relativi alla datazione e dedicazione. Nei casi in cui la datazione non sia sicura o il destinatario non sia stato identificato con certezza, ai dati proposti (ricavati dalla bibliografia specifica) è giustapposto un punto interrogativo. In parentesi si trovano dati vari sul tema della datazione e dedicazione: ad esempio nei casi in cui l'arco fu tributato dal generale vittorioso all'imperatore (ad esempio l'Arco di Aosta, tributato dal console Aulo Terenzio Varrone ad Augusto), o nei casi in cui siano note le motivazioni del trionfo.
Per ultimo, il campo "note" sintetizza informazioni diverse, seguendo di norma questo ordine: la tipologia dell'arco, se è a doppio o triplo fornice, ovvero tetrapilo (nessuna indicazione se l'arco è a fornice singolo); eventuali denominazioni gergali o correnti assunte dall'arco (ad esempio 'Arco di Portogallo', 'Arco di Riccardo', ecc.); la presenza, per gli archi scomparsi, di importanti frammenti archeologici conservati non in situ ed eventualmente la loro attuale collocazione; la documentazione, per gli archi scomparsi, in monete o fonti letterarie; l'eventualità di possibili sovrapposizioni tra archi differenti.
Il Repertorio è stato elaborato per essere consultato autonomamente, ma può essere proficuamente incrociato con le visualizzazioni proposte nella Mappa.
English abstract
Repertory of 429 Roman honorary and triumphal arches recorded up to 2008 thanks to archaeological evidence or to the testimony of indirect sources (epigraphic, literary, numismatic). The repertoire is based on the critical collation between the first list published by Massimo Pallottino under the entry 'Arco Onorario e Trionfale', in the Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale (vol. I, Roma 1958), the updating of the same entry, edited by Sandro De Maria, in the Enciclopedia dell'Arte Antica classica e orientale (suppl. II, vol. I, Roma 1994) and the list published by Sandro De Maria in his monograph Gli archi onorari di Roma e dell'Italia romana (Roma 1988).
keywords | Roman triumphal arch; Roman Empire; Roman honorary arch; repertory.
Per citare questo articolo / To cite this article: M. Paronuzzi, L. Zanchetta, Repertorio degli archi onorari e trionfali romani (I sec. a.C.-IV sec. d.C.), “La Rivista di Engramma” n. 66, settembre/ottobre 2008, pp. 85-108 | PDF