Pubblicità e Tradizione classica
Presentazione di Engramma 73
Lorenzo Bonoldi, Federica Pellati
Il numero 73 di Engramma si colloca nel filone degli studi sui reciproci rapporti fra Pubblicità e Tradizione Classica promossi dal Centro studi ClassicA – IUAV. I materiali presenti in questo numero della rivista vanno a implementare quelli pubblicati, a partire dall’anno 2000, nella rubrica Peithò & Mnemosyne e quelli esposti nella mostra "Classico Manifesto", Triennale di Milano, 2008 (ved il numero monografico di Engramma dedicato all'esposizione).
Partendo da un rapido excursus sull’uso della Venere di Milo in pubblicità con esempi che vanno dagli anni dieci del Novecento fino al 2009 – si prendono in analisi campagne pubblicitarie pubblicate nel corso dell’ultimo anno, che, in diversi modi, si pongono in rapporto con la Tradizione Classica e la Storia dell’Arte.
Dall’uso nobilitante dei classici come co-testimonial (Campagna Sisley) all'analisi di un’operazione divertente che mette in moto i capolavori dell’arte (Campagna MUF), e ancora alla ripresa neo romantica del mito di Zefiro e Cloris/Flora (Campagna Gucci). Altri esempi riguardano i temi del Classico nella loro accezione di souvenirs d’Italie (Campagna Lavazza). Si analizzano anche variazioni sul tema e citazioni legate alla storia della fotografia (Campagna Yves Saint Laurent) e alla Arti Visive contemporanee (Campagna Honda)
Si presentano anche alcuni materiali dalla mostra Classico Manifesto – Milano Triennale 2008: 5 Tavole per la definizione dei meccanismi di riuso della Tradizione classica in Pubblicità; l'analisi dello studio in corso come un capitolo di storia della Tradizione classica; la presentazione del progetto dell’allestimento dell'esposizione milanese.
Il numero si chiude con un contributo di Matteo Brega sulle tecniche di attrazione tra simbolo e desiderio.
Per citare questo articolo / To cite this article: L. Bonoldi, F. Pellati, Pubblicità e Tradizione classica, “La Rivista di Engramma” n. 73, luglio/agosto 2009, p. 5 | PDF