"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

170 | dicembre 2019

97888948401

Frammenti dall’antico: pietre, immagini, testi

Editoriale di Engramma n. 170

a cura di Maddalena Bassani e Olivia Sara Carli

English abstract

Medaglione con Olimpiade, oro, prima metà del III sec., Baltimore, Walters Art Museum.

Delineare e raccontare l’antico entro orizzonti rigidamente definiti è operazione vana e probabilmente inutile: infatti, le numerose testimonianze giunte fino a noi, pur in maniera spesso frammentaria, sono di per sé polisemiche e possono essere analizzate e interpretate da punti di vista molteplici, mai univoci.

In questo senso, il numero 170 di Engramma propone una scelta di vari contributi, i quali, spaziando dall’archeologia alla letteratura greca e romana, dalle fonti giuridiche alla filosofia bizantina, possono fornire spunti e agganci per osservare l'antichità con occhi discreti e nel contempo aprire al lettore vie di approfondimento personale.

Nella prima sezione del numero sono pubblicati quattro saggi di studiosi di diverse discipline, dalla glittica alla tragedia greca, alla filosofia neoplatonica nella sua traduzione bizantina. Due contributi esaminano un corpus cospicuo di gemme conservate nel Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona, molte delle quali finora inedite: i due saggi, concepiti come un dittico, si intitolano Per una storia della glittica “di propaganda”: alcune riflessioni. Il primo contributo – I. L'antico di Alessandra Magni – analizza alcune gemme di epoca tardo-repubblicana e augustea che si inseriscono nel filone di intagli realizzati con finalità propagandistiche dai protagonisti della scena politica del tempo, offrendo significativi raffronti con la documentazione numismatica coeva. Il secondo contributo – II. Il post-antico di Gabriella Tassinari – affronta il problema dell’uso delle gemme in epoca post-antica, ovvero il tema della loro rielaborazione in contesti storico-culturali completamente diversi da quelli originali.

Altri due contributi – uno di carattere filologico-letterario, l’altro di taglio filosofico – offrono spunti nuovi per la lettura e la comprensione sia della tragedia antica, sia della filosofia antica nella lettura dell’età bizantina. Il primo, di Alessandro Grilli, propone una nuova interpretazione delle Troiane di Euripide alla luce della temperie culturale del tardo V secolo a.C.; l’autore rimarca in particolare i passaggi della tragedia euripidea nei quali emerge la forte denuncia della guerra quale causa dell'annientamento dei valori fondanti della polis, più ancora che la condanna della distruzione di vite umane e dei fragili equilibri familiari.

Di impronta filologico-filosofica è il lavoro di Francesco Monticini che traduce e interpreta una lettera inedita di Manuele Gabalas, studioso bizantino del XIV secolo: grazie a un’attenta analisi del testo, emerge una critica al Neoplatonismo basata sui concetti di praxis e di theoria tratti dalla filosofia platonica e aristotelica.

Nella seconda sezione del numero si trovano presentazioni e recensioni di pubblicazioni e di mostre recentemente proposte al pubblico. Il contributo di Barbara Biscotti presenta una serie di volumi dedicata a processi a personaggi di spicco in Grecia e a Roma, che fanno parte della collana da lei curata con Luigi Garofalo edita dal Corriere della Sera, sui processi più famosi della storia. Nella lettura di Biscotti il processo si pone come uno specchio delle società, poiché rappresenta ad un tempo “fallimento totale e perfetta riuscita” delle azioni umane, e proprio per questo può costituire un'interfaccia estremamente interessante per comprendere il complesso rapporto tra il singolo individuo e il corpo civico.

Maria Bergamo presenta il volume di Franco Cardini, Contro Ambrogio. Una sublime, tormentosa grandezza, in cui si entra a fondo nella complessa scena della fine del IV secolo d.C., tra la fine del mondo antico e l'inizio dell'era cristiana. Nella lucida narrazione di Cardini la grande figura di Ambrogio, con le sue scelte integraliste, antipagane e di lotta per il potere, finisce per interrogare il presente. 

In evidenza il volume di Lorenzo Braccesi, Olimpiade, regina di Macedonia, ancora per i tipi di Salerno Editrice, recensito da Maddalena Bassani. La figura della regina d’Epiro viene delineata grazie a una attenta rilettura delle poche fonti documentarie a essa dedicate, ma sempre all'interno del quadro storico-politico in cui la sposa di Filippo II, ovvero la madre di Alessandro Magno, trascorse la sua esistenza, sapendosi ritagliare un ruolo attivo e fattivo nelle dinamiche della corte macedone e, più in generale, dello scacchiere internazionale del IV secolo a.C.

La mostra Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori (Milano, Fondazione Prada, fino al 13 gennaio 2020) è oggetto della presentazione di Christian Toson. Esposizione bizzarra e apparentemente priva di un logico e chiaro percorso narrativo, la mostra sembra volutamente far perdere al visitatore l’orientamento nelle diverse sollecitazioni che ciascuna sala propone ed è forse questo il vero scopo: provocare un’interpretazione assolutamente soggettiva e libera dei materiali, giocando a un erudito divertissement.

La terza sezione ospita tre contributi relativi al teatro antico, alla attualità dei suoi testi, e al riuso degli edifici per spettacolo greci e romani in epoca contemporanea.

Medea per strada: Gianpiero Borgia ed Elena Cotugno pubblicano un estratto del diario scritto da Elena Cotugno nell'ambito della messa in scena della loro azione teatrale, tratta dalla Medea di Euripide, in varie città italiane, offrendo una rilettura e una risemantizzazione del dramma vissuto da chi, in veste di straniero/a, viene proiettato/a in un mondo diverso e distinto da quello della nascita con affabulatorie lusinghe di felicità e di amore, per poi ritrovarsi schiavo/a e comunque straniero/a in un paese che non contempla la diversità come un valore.

Greek & Roman Theatres in the Mediterranean Area: Μaddalena Bassani e Alessandra Ferrighi propongono una presentazione della Giornata di studi internazionale organizzata dal Centro studi classicA, dedicato allo studio, alla schedatura e alla valorizzazione di edifici per spettacolo greci e romani nel Mediterraneo, quale esito di un felice rapporto di collaborazione con l'associazione greca Διάζωμα e con il laboratorio IR.IDE dell’Università Iuav di Venezia.

Regesto dei drammi antichi in scena dal 1914 al 2019 nel Teatro greco di Siracusa: Anna Fressola raccoglie e aggiorna l’elenco dei drammi antichi andati in scena dal 1914 al 2019 a Siracusa, grazie a un accurato spoglio della documentazione conservata nel prezioso Archivio storico della Fondazione INDA.

English abstract

Engramma issue no. 170 proposes some studies dedicated to Antiquity, analysed from many points of view – from archaeology to literary and legal sources, from theatrical festivals to byzantin textes. Contributions by Maddalena Bassani, Barbara Biscotti, Maria Bergamo, Gianpiero Borgia, Olivia Sara Carli, Elena Cotugno, Alessandra Ferrighi, Anna Fressola, Alessandro Grilli, Alessandra Magni, Francesco Monticini, Gabriella Tassinari, Christian Toson.

keywords | Antiquity, archaeology, ancient teathre, byzantin literature. 

Per citare questo articolo: Frammenti dall’antico: pietre, immagini, testi. Editoriale di Engramma n. 170, a cura di M. Bassani e O. Carli, “La Rivista di Engramma” n. 170, dicembre 2019, pp. 7-11 | PDF dell’articolo 

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2019.170.0009